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Sovraindebitamento fiscale, debiti erariali e cartelle esattoriali. Quali prospettive per la composizione dell’indebitamento tributario?

La stagione della decretazione d’urgenza, dei noti e ripetuti DPCM che hanno caratterizzato il periodo di massima allerta sanitaria del Paese e che, successivamente, lo hanno accompagnato nelle fasi di graduale riapertura, è oramai giunta a termine e con essa i molteplici provvedimenti di sospensione e moratoria nei pagamenti dei debiti (tra cui, in particolare, quelli tributari). Salvo ulteriori proroghe e modifiche, al momento non previste ma da non escludere, è fissata al 10 dicembre 2020 la data ultima per il regolare adempimento delle rate previste dai piani di rottamazione e “saldo e stralcio”, originariamente in scadenze nei mesi di febbraio, marzo e maggio.
Tuttavia, in un momento di estrema stagnazione dell’economia, viene da chiedersi come possano imprenditori e famiglie – in alcuni casi peraltro colpiti direttamente anche dall’emergenza pandemica – saldare in unica soluzione cifre verosimilmente non sostenibili. Gli interrogativi in tal senso sono pertanto molteplici, e concernono in particolare i rischi e le eventuali preclusioni derivanti dal mancato versamento di quanto dovuto nei termini anzidetti.
In tale prospettiva, all’auspicata stabilità nella ripresa delle attività produttive si affianca, dunque, la contestuale e draconiana riapertura delle scadenze di pagamenti e rateazioni, delle cartelle esattoriali e delle intimazioni, nonché la riattivazione delle procedure esecutive, dei pignoramenti, ecc. È dunque probabile che l’era dei condoni (la definizioni agevolate delle liti tributarie, le rottamazioni ed il c.d. “saldo e stralcio”) possa caratterizzare anche il periodo post emergenziale, trattandosi di strumenti senz’altro utili per incrementare le casse dello Stato garantendo la sopravvivenza di molteplici aziende, imprese e soprattutto famiglie. Laddove così non fosse, il sovraindebitamento fiscale può comunque essere gestito mediante l’attivazione di ulteriori procedure: trattasi, in particolare, della procedura di composizione della crisi e di altri strumenti di definizione alternativa del debito.

Avv. Simone Ariatti, tributarista in Bologna

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