Indagini finanziarie e prelevamenti non giustificati. Parola alla Corte Costituzionale.

Con una recente ordinanza emessa dalla CTP Arezzo è stata rimessa alla Corte costituzionale la questione della legittimità delle presunzione: prelevamenti non giustificati = ricavi dell’imprenditore.
Trattasi di una annosa questione sottesa, da anni, agli accertamenti basati su indagini finanziarie. Per i giudici toscani “l’ipotesi dei versamenti appare logicamente e contabilmente opposta a quella dei prelevamenti, rappresentando i primi un’entrata e i secondi un’uscita, e quindi l’equiparazione comporta l’eguale trattamento di situazioni diseguali, e perché in tal modo finisce col sottoporre a tassazione un reddito inesistente (ossia quello corrispondente ai prelevamenti), in contrasto con il principio di capacità contributiva”.
Tuttavia, come è noto, la posizione della giurisprudenza di legittimità è stata fino ad oggi a dir poco sfavorevole ai Contribuenti, avallando detta ricostruzione impositiva foriera di forti criticità giusta applicazione dell’art. 32 del d.p.r. n. 600/1973.
Eppure, non vi è chi non veda la totale illogicità di metodi accertati che parificano la ricostruzione del reddito equiparando i versamenti non giustificati (su cui la tesi del Fisco è sicuramente più condivisibile) ai prelevamenti non giustificati, le cui motivazioni potrebbero (dovrebbero) riguardare unicamente la sfera personale del Contribuente stesso. Peraltro, appare fortemente sbilanciato anche il piano probatorio, potendo l’Ufficio contare su detto metodo fortemente presuntivo entro l’ordinario termine decadenziale, ed imponendo all’Imprenditore la giustificazione di prelevamenti effettuati fino a 5 anni addietro. Una prova diabolica posto che la comune esperienza insegna che è impossibile, specie a distanza di molti anni, fornire adeguata giustificazione documentale dei prelevamenti attinenti la vita privata.
In tale prospettiva, l’ordinanza di rimessione della CTP di Arezzo è dunque da accogliere con grande favore, confidando che la Corte Costituzionale possa finalmente restituire logicità ed equità ad un sistema fiscale fortemente sproporzionato in punto di parità delle armi e di effettivo recupero di materia imponibile.