Ancora sulla questione IMU e doppia residenza dei coniugi. La soluzione arriva dal DL fiscale?

Nel corso del 2021 sono stati diversi gli Enti locali che hanno proceduto con l’emissione di accertamenti volti a disconoscere l’esenzione IMU sull’abitazione principale a fronte di coniugi con residenza fissata in Comuni diversi. Una scelta impositiva che ha originato un contenzioso diffuso, essendo evidente la radicale contrazione del beneficio fiscale, nel concreto non applicabile per nessun immobile.
A fronte del quadro litigioso venutosi a creare, al fine – con ogni probabilità – di voler sterilizzare alla radice le vertenze instaurate, è intervenuto il legislatore. A quanto consta, infatti, una delle novità del Decreto fiscale collegato alla Manovra 2022 consente di “fare salva” l’agevolazione quantomeno per una abitazione, con libera scelta dell’immobile da agevolare da parte del nucleo familiare.
Si tratta a questo punto di capire, però, se la ragionevole e condivisibile precisazione normativa in questione avrà decorrenza dal 1° gennaio 2022, o se potrà coinvolgere anche le annualità pregresse. Solo così, infatti, si potrà realmente scongiurare un contenzioso che – a fronte della palese iniquità degli accertamenti emessi comprovata dalla manovra correttiva in esame – rischia di intasare nuovamente le aule delle Commissioni tributarie.
Quel che invece è certo, ad immutato quadro legislativo, è che dal prossimo anno se i membri di una famiglia anagrafica hanno stabilito la residenza o la dimora abituale in immobili diversi dovranno scegliere a quale di questi applicare l’esenzione IMU riservata all’abitazione principale. La modifica interviene proprio sulla definizione di abitazione principale contenuta nel comma 741, lettera b, della Legge n. 160/2019, stabilendo che: nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale o in comuni diversi, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile, scelto dai componenti il nucleo familiare.
L’auspicio, per le annualità pregresse, e per evitare che venga tradito lo spirito dell’esenzione IMU in questione, è che gli operatori del settore (in primis i Comuni) possano fare buon uso di detto principio emettendo in sede di autotutela dei provvedimenti volti ad annullare gli accertamenti che limitano il riconoscimento del beneficio ad ambo gli immobili. Consentendo parimenti al nucleo familiare di scegliere, anche per gli anni precedenti al 2022, su quale immobile far ricadere l’agevolazione “abitazione principale”. Diversamente, l’auspicio è che di detta ragionevole modifica possano farne uso direttamente le Commissioni tributarie.